
Covid, le regole per i ricongiungimenti fra familiari
Coniugi, coppie non sposate, anziani non autosufficienti, figli minorenni
Nella sezione riguardante le Faq (domande frequenti) per l'interpretazione dell'ultimo Dpcm in vigore fino al 5 marzo, il governo ha chiarito la questione dei ricongiungimenti che riguardano coniugi, partner e familiari.
- Le coppie che vivono in città diverse possono ricongiungersi se "il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione". "Le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si ritrovano con lui/lei con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, possono spostarsi per raggiungere tale abitazione", sottolinea il governo.
- Per le coppie che vivono anche in regioni diverse, invece, uno dei due può spostarsi per raggiungere l'altro "soltanto se ha la residenza o il domicilio nel Comune di destinazione o se in quel Comune c’è l’abitazione solitamente utilizzata dalla coppia".
- Gli spostamenti finalizzati a dare assistenza a persone non autosufficienti sono consentiti sempre, anche tra Comuni/Regioni/Province autonome in aree diverse, a costo che non si muovano troppe persone tutte insieme. E cioè: "Di norma - si legge sul sito del governo - la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste".
- Sempre consentiti anche tra regioni e aree differenti pure "gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé".
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