
Vaccino AstraZeneca: cosa cambia in Italia
Raccomandato solo per gli over 60, ma tutti riceveranno la loro seconda dose
A partire da giovedì 8 aprile, il vaccino AstraZeneca "potrà essere somministrato solo a chi si trova nella fascia d'età che va dai 60 ai 79 anni", la categoria di popolazione, cioè, al riparo dai pur rarissimi effetti collaterali che si sono manifestati da quando è iniziata la campagna vaccinale.
È quanto è stato comunicato dal Cts al termine della riunione sull'utilizzo del siero sviluppato dal gruppo anglo-svedese tra governo, Regioni, Comuni e Province, e con il commissario all'emergenza Francesco Figliuolo.
L'esecutivo di Mario Draghi ha così deciso di seguire la via europea, o almeno degli altri tre grandi paesi, Germania, Francia e Spagna, dopo che la presidente del Prac, la commissione di valutazione del rischio dell'Ema, Sabine Straus, ha dichiarato: "Ciò che abbiamo appreso dalla dettagliata valutazione dei casi è che c'è un forte legame tra il vaccino di AstraZeneca e gli eventi collaterali" rari e per questo motivo c'è una "probabile causalità tra gli eventi e la somministrazione del vaccino".
Somministrazione raccomandata agli over 60
Il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha cercato di rassicurare i presidenti di Regione, preoccupati che la popolazione non si fidi più di AstraZeneca: non deve preoccupare il fatto che prima il vaccino fosse raccomandato per gli under 60 e ora per gli over 60, ha detto.
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"Raccomandiamo l'uso preferenziale del vaccino AstraZeneca per gli over 60", ha spiegato Locatelli, sottolineando che "al momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione di AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose di questo vaccino, pur essendoci un numero limitato di soggetti che hanno ricevuto una seconda dose. È importante che vengano fatte ulteriori riflessioni quando si saranno accumulati altri dati", aggiunge. "Non ci sono elementi, quindi, per fermare la somministrazione della seconda dose a chi ha già ricevuto la prima. Questo non è il funerale del vaccino AstraZeneca".
Rezza: "Dati confermano che AstraZeneca è un buon vaccino"
"Come ministero della Salute abbiamo lavorato insieme ad Aifa e al Consiglio superiore di sanità per una posizione univoca. È importante decidere con tutte le conoscenze disponibili. AstraZeneca è un buon vaccino, i dati provienienti dall’Inghilterra ce lo confermano: gli inglesi, anche con una sola dote, hanno ottenuto grandi risultati. Noi oggi abbiamo avuto oltre 600 decessi riportati, una cifra enorme", ha sottolineato poi Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute.
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"Quando parliamo di rari eventi avversi, potenzialmente legati al vaccino, sappiamo che sono eventi drammatici. Ma dobbiamo ricordare che grazie a questo vaccino la mortalità in Inghilterra è stata abbattuta. Il vaccino ha una notevole efficacia nei confronti della malattia, anche nella popolazione anziana: da parte nostra c’è una raccomandazione per un uso preferenziale in questa popolazione, uscirà una circolare del ministero della Salute con le indicazioni precise alle regioni sulle modalità d’uso del vaccino".
Precisazioni sull'uso preferenziale per gli over 60
Rezza ha inoltre sottolineato che "AstraZeneca può essere somministrato a chiunque di 18 anni in su, non c’è dubbio. Noi diamo un’indicazione per un uso preferenziale, ma se una persona di 40 anni volesse vaccinarsi con AstraZeneca potrebbe farlo. Questa indicazione può dare una spinta propulsiva alla vaccinazione delle persone dai 60 anni in su. Tutti i modelli matematici dicono che la cosa migliore è dare priorità agli anziani, perché così si abbatte l’ospedalizzazione e la mortalità".
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Il piano vaccinale non cambia
Le nuove raccomandazioni sull'uso del vaccino AstraZeneca non avranno conseguenze sul piano vaccinale, ha dichiarato il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che il governo preparerà una circolare che conterrà l'indicazione sulla somministrazione del siero solo agli over 60. Un'indicazione - ha precisato - che si allinea al piano vaccinale, in cui la priorità assoluta è "accelerare con le somministrazioni agli ultra 80enni e ai fragili". "Il piano non cambia e AstraZeneca è un vaccino sicuro", ha concluso.
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