
Covid, Crisanti: "Variante brasiliana in Italia? Lockdown subito"
"Se si conferma una minore protezione del vaccino, rimane solo un'opzione: bloccare tutto"
Dopo i vari casi registrati anche in Italia di variante inglese di Covid-19, si stanno riscontrando anche i primi pazienti positivi al ceppo brasiliano.
Il 26 gennaio tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e appena rientrate in Abruzzo dal Sud America sono sono risultate positive alla variante brasialiana: a trovarli è stato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G.
"La speranza - ha fatto sapere il presidente della Regione Marco Marsilio, come riporta l’Agenzia Dire - è che questa individuazione abbia permesso di isolare il caso. Entro pochi giorni sarà testata l'efficacia del vaccino Pfizer sulla variante. La Asl, già informata, sta già provvedendo a fare i tamponi e il tracciamento”.
Un altro caso di positività al ceppo brasiliano era stato individuato a Varese il 25 gennaio. Si tratta di un uomo atterrato dal Brasile all’aeroporto di Malpensa via Madrid, come riferito dalla direzione della Agenzia Tutela Salute Insubria.
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Perché la variante brasiliana fa paura
Come spiegavamo qui, il ceppo brasiliano del virus Sars-Cov-2 è quello scoperto più recentemente. È stato riscontrato per la prima volta in un caso di reinfezione: un'infermiera 45enne risultata nuovamente infetta (e con sintomi peggiorati) a cinque mesi dalla prima infezione causata dal ceppo originario di Covid-19.
Come scrive Sky Tg24, “questa variante contiene mutazioni più rilevanti: una, in particolare, cambierebbe la forma della proteina spike all'esterno del virus in un modo che potrebbe renderla meno riconoscibile al sistema immunitario rendendo più difficile il compito degli anticorpi”.
Crisanti: "Se più casi, lockdown subito"
Secondo il virologo e direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova Andrea Crisanti, sentito da Adnkronos Salute, "il primo caso in Italia di variante brasiliana non vuol dire ancora niente, ma è un segnale del fatto che non siamo difesi dalle varianti di Sars-CoV-2. E visto che sembra da alcuni primi studi che quella brasiliana risponda meno al vaccino, se si incominciano a vedere casi dispersi in tutta Italia e qualche cluster bisogna agire con prontezza".
"Se si conferma una minore protezione da parte del vaccino, rimane solo un'opzione: bloccare tutto", ha precisato il virologo.
E ha ribadito: "Se è un caso isolato va bene e rimane tale, ma se si incominciano a vedere più casi e si dovesse vedere che la variante brasiliana è effettivamente resistente al vaccino allora rimane solo un'opzione, ripeto: bloccare tutto per impedire che si diffonda. Significa lockdown duro, non con le zone rosse. Non possiamo permetterci di mandare all'aria il vaccino. Non scherziamo".
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