Non più tardi di una settimana fa in Burkina Faso è stato destituito il presidente, Roch Marc Christian Kaboré, e rovesciato il governo in carica, a seguito di un colpo di stato dei militari.
Secondo i militari, sostenuti da buona parte della popolazione, il presidente, al suo secondo mandato, non era in grado di ottemperare alle promesse rilasciate durante la campagna elettorale: sconfiggere le violenze dei gruppi armati jihadisti che imperversano in gran parte del Paese.
In Burkina Faso la lotta alla malnutrizione infantile, problema endemico in questa area dell’Africa, e l’impegno per una migliore alimentazione delle famiglie rurali proseguono con difficoltà ma senza mai interrompersi grazie a AES CCC, socio Focsiv cofinanziato da Aics (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo). Partner dell’intervento sono Mani tese e la Caritas di Tenkodogo.
Il progetto riguarda il miglioramento delle condizioni nutrizionali di donne e bambini nei distretti sanitari di Garango e Tenkodogo, situati nel Centro-Est del Paese, dove il tasso di malnutrizione acuta infantile è pari al 5,9% e quello di malnutrizione cronica è al 30,7%, cioè oltre la soglia di allarme dell’Oms, che lo pone al 30%.
La situazione è grave anche per le donne, l’altro gruppo vulnerabile seguito dal progetto: per le donne in gravidanza il tasso di anemia, buon indicatore della gravità della situazione, è pari al 57,5%.
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