In Ucraina, i frati francescani sono in prima linea nell'assistere i profughi che scappano dalla guerra: accolgono ogni giorno i disperati e li accompagnano al confine. Ce lo racconta fra Mikola Orach, del convento di Leopoli: “Sono famiglie, soprattutto donne con bambini e anziani. Hanno bisogno di tutto: cibo, vestiti, prodotti igienici, sanitari e un posto sicuro dove dormire e da cui partire. In alcuni conventi abbiamo realizzato dei rifugi antiaerei.”
I frati si occupano anche di portare in salvo i profughi oltre la frontiera occidentale: “Ci occupiamo anche dello spostamento di persone verso confini sicuri. Lì ci sono altri nostri confratelli che li aiutano a proseguire il viaggio. Dei veri e propri ‘taxi francescani’ che garantiscono un approdo a coloro che cercano speranza lontano dai bombardamenti, oltre i confini.”
In questa emergenza umanitaria si sono attivate, in modo diretto, rapido ed efficiente le cinque comunità della Custodia della Santa Croce in Ucraina per accogliere e sostenere i profughi. E in Italia, la Basilica di San Francesco in Assisi ha avviato una campagna a sostegno dei conventi francescani in Ucraina: si chiama “Diamo una mano francescana all’Ucraina” e chiede un piccolo gesto: un sms o chiamata da numero fisso al 45515 per sostenere i frati al fianco delle popolazioni in fuga dalla guerra.
Fino al 1° aprile è possibile donare 2 euro al 45515 con un sms da cellulare WindTre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali. Oppure 5 o 10 euro con una chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb e Tiscali, e 5 euro con chiamata da rete fissa Twt, Convergenze, PosteMobile.
Se vi servono altre informazioni, potete visitare questa pagina web del sito dei francescani.