Microsoft, nel tentativo di scalzare Google dal ruolo di motore di ricerca più utilizzato al mondo, sta cambiando il nome del suo servizio dedicato da Bing a Microsoft Bing, novità parte di una più ampia operazione di rebranding per rilanciare il motore di ricerca “made in Redmond” e non solo. Ovviamente, la stragrande maggioranza delle persone probabilmente lo chiamerà ancora Bing, ma Microsoft ha deciso comunque di rivelare il cambio di nome con un post sul blog ufficiale.
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Il colosso guidato del software guidato dal CEO Satya Nadella non è ha chiarito dettagliatamente il motivo per cui ha aggiunto il nome dell’azienda al marchio Bing, se non affermando che la novità rientra nella “continua integrazione delle nostre esperienze di ricerca in tutta la famiglia dei prodotti Microsoft”.
Questo significa che Bing sta ora utilizzando il proprio logo aggiornato e un logo Microsoft Bing sulla home page del motore di ricerca. Non è chiaro se Microsoft alla fine ritirerà il logo Bing in favore di quello nuovo o se, in futuro, li utilizzerà entrambi.
Di certo c’è solo che il colosso di Redmond ha sperimentato diversi loghi per Bing negli ultimi mesi, con alcuni di questi lavori apparsi temporaneamente nel motore di ricerca della società. E che la società ha deciso di aggiungere la dicitura Microsoft a molti dei suoi prodotti negli ultimi anni, incluso il passaggio da Windows Store a Microsoft Store e il recente passaggio di Office 365 a Microsoft 365.
Il browser Microsoft Edge e l’app dedicata al lavoro e alle videoconferenze Microsoft Teams utilizzano entrambe il marchio dell’azienda, mentre i dispositivi hardware prodotti da Redmond non sembrano, almeno per ora, toccati dalla nuova operazione di marketing.
Oltre a cambiare il nome di Bing, Microsoft ha gradualmente migliorato Microsoft Search, utile per le ricerche su Windows, Office e altre soluzioni software.
Adesso Search apparirà anche in Bing, con l’intenzione di fornire ad aziende e organizzazioni no profit una sorta di rete “intranet” per le ricerche di documenti e altri materiali interni, anche se risulta difficile comprendere le strategie commerciali del colosso di Redmond in assenza di dichiarazioni ufficiali nel merito.