Dopo aver affidato la moderazione dei contenuti all'intelligenza artificiale, YouTube ha deciso di introdurre una nuova categoria di video verificati nella propria home page per chiunque cerchi informazioni “verificate” sulla pandemia da coronavirus in corso. L’obiettivo dell’iniziativa, ovviamente, è garantire l’accesso a fonti di informazioni davvero affidabili rispetto ai contenuti sull’epidemia pubblicati dai singoli utenti, con la creazione di un elenco di siti e autorità sanitarie, globali (come l’OMS) e locali ovviamente “privilegiati”.
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I contenuti proposti verranno gestiti da algoritmi e, secondo YouTube questo aiuterà i fruitori indirizzandoli verso i contenuti più rilevanti per loro, come la pertinenza rispetto al Covid-19 e, non meno importante, la localizzazione geografica degli spettatori.
La piattaforma di proprietà di Google, esattamente come altri social e, in generale, i colossi della tecnologia, sta provando a contrastare la disinformazione sull’emergenza sanitaria globale senza precedenti nella storia.
Con la nuova misura che si inserisce in un contesto dove fake news e ipotetiche e surreali teorie relative a complotti relativi al diffondersi del virus, aumentano incessantemente giorno dopo giorno, con la pubblicazione di video sull’argomento che riportano notizie “poco attendibili” sul coronavirus cresce esponenzialmente e senza sosta.
I social media, in generale, stanno replicando alla disinformazione in diversi modi, sempre con lo scopo di far arrivare ai propri utenti “voci autorevoli”: Facebook ha già predisposto una sezione dedicata nel feed news al pari di Instagram, TikTok rimanda da tempo alle news dell'OMS, WhatsApp ha creato un “Information Hub” dedicato, mentre società come Microsoft hanno lanciato pagine web apposite per fermare il fenomeno. La “svolta” di YouTube, tuttavia, è leggermente diversa da queste iniziative.
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Già in passato la piattaforma ha deciso in autonomia quali video mettere in home page (ovvero quelli di fonti attendibili), essenzialmente davanti a eventi di cronaca globale che si prestavano a mistificazioni, e nelle ultime settimane la pagina di accesso a YouTube ha visto moltiplicarsi il numero di contenuti collegati al Covid-19.
In una prima fase, la sezione dedicata al coronavirus verrà lanciata in 16 Paesi, tra cui Italia, Francia, Stati Uniti e Germania, con evidente attenzione alle nazioni più in difficoltà davanti alla pandemia in questo domani. L’iniziativa, poi, verrà progressivamente estesa al resto del globo.