A fine novembre 2021, il responsabile della sicurezza di Meta, Antigone Davis, aveva reso noto che la crittografia end-to-end su Instagram e Messenger sarebbe arrivata a partire dal 2023, e non nel 2022 come da attese. Ora, però, un post comparso sul sito ufficiale del colosso di Menlo Park, fa chiarezza rispetto alla decisione e al tipo di approccio che intende utilizzare la società guidata da Mark Zuckerberg, ovvero garantire al contempo privacy per gli utenti e rispetto di quanto potenzialmente richiedibile dalle autorità.
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Davis, oltre a confermare l’introduzione della crittografia anche per i messaggi diretti inviati utilizzando Instagram e Messenger (le due piattaforme hanno un sistema di messaggistica comune e integrato) per dare maggiore privacy agli utenti, ha chiarito che è obbligatorio tutelare anche minoranze (etniche e religiose, ad esempio) e i giovanissimi.
Di conseguenza, Meta adotterà un approccio diversificato in tre livelli. In primo luogo rileverà comportamenti sospetti grazie all'intelligenza artificiale (come, ad esempio, l'adescamento di minori reiterato da parte di un adulto) bloccando l’utente in questione.
In aggiunta, sarà possibile filtrare i contenuti per parole chiave, hashtag o emoji, e bloccare ogni forma di possibile contatto con soggetti sconosciuti.
Infine, Menlo Park semplificherà le attuali modalità per segnalare molestie, diversificandole a seconda della tipologia di contenuti ricevuti. In questo senso, Meta potrà accedere e decriptare pezzi di conversazioni, in modo da individuare attività illegali e procedere con una denuncia agli organi competenti.
E, in tutte le circostanze, Meta potrà rintracciare l’utente in questione sfruttando i dati non crittografati, come la geolocalizzazione e il registro delle attività del soggetto in questione.