
Internet Explorer e il reindirizzamento automatico su Edge
Microsoft si prepara ad abbandonare il vecchio browser incentivando l’utilizzo del “sostituto” Edge
Microsoft, ormai da tempo, ha chiarito a tutti gli utenti che abbandonerà il vecchio e storico browser Internet Explorer “trasportandoli” su Edge.
Così, dopo aver già avviato il processo, il gigante del software ha deciso compiere un altro passo in questo senso, con l’obiettivo dichiarato di fare in modo che le persone ancora affezionate al vecchio browser di Microsoft (il 5% del totale degli "internauti") si “spostino” sul nuovo e aggiornato Edge, che poggia sul sistema Chromium.
Per questo, la società sta lanciando una nuova funzione: quando si scriverà un indirizzo internet (URL) nell’apposita barra di Internet Explorer, si avvierà subito Edge automaticamente e l’utente visualizzerà la pagina in questione con il secondo.
Questo, per ora, se il sito in questione si trova in una lista di incompatibilità con Internet Explorer, resa disponibile e sempre aggiornata redatta da Microsoft. Tecnicamente il processo risulta abbastanza complesso, ma in realtà per l’utente finale cambierà poco o nulla, se non si parla di un ulteriore incentivo a virare verso la soluzione più “nuova” di Microsoft per navigare in Rete.
Peraltro, l’elenco delle incompatibilità man mano sta assumendo le dimensioni di una serie di papiri egizi, arrivando ad includere oltre 1.150 siti, tra i quali alcuni sono molto utilizzati da tutti come, ad esempio, Twitter, Facebook, Instagram, Google Drive, il client mail di Yahoo e, dulcis in fundo, Microsoft Teams.
Ovvero la piattaforma per la collaborazione sul lavoro (e non solo) del colosso di Redmond, che ha appena superato i 115 milioni di utenti attivi al giorno anche e soprattutto a causa della pandemia.
A metà settembre, poi, il gigante del software aveva reso noto come, entro la fine del 2020, Internet Explorer non supporterà più un componente essenziale come Flash Player. Un modo “educato” e non costrittivo per spingere gli utenti verso Edge e provare così a far concorrenza a Google, che detiene la quota di mercato più grande in relazione ai browser grazie al noto e “fluido” Chrome.