
Perché Salesforce ha comprato Slack per 27,7 miliardi di dollari
Il colosso del cloud amplierà i servizi offerti alle aziende contando su una quota di mercato già rilevante
Dopo lunghe trattative date in dirittura d’arrivo a fine novembre, Salesforce ha ufficializzato l’acquisto di Slack, piattaforma di collaborazione cresciuta nel 2020 e non più definibile come startup visti gli oltre 12 milioni di utenti.
Per il numero uno del gruppo, il perfezionamento della trattativa segna un punto di svolta nella storia dell’azienda.
“Questo è un incontro in paradiso. Salesforce e Slack, insieme, costruiranno il futuro del software enterprise e trasformeranno il modo in cui ognuno lavora nel mondo “completamente digitale” e contraddistinto dal “lavorare da dovunque”, ha infatti affermato Benioff.
Senza quindi celare come la transizione verso l’adozione dello smart working e delle altre modalità di lavoro da remoto, evidentemente “accelerata” dalla pandemia, porterà benefici alla sua società dopo l'acquisizione. L’operazione è stata perfezionata per un corrispettivo vicino ai 28 miliardi di dollari (27,7, salvo modifiche quando arriverà l'ok definitivo delle autorità statunitensi).
Una cifra relativamente importante dopo la flessione di Slack davanti ai competitor durante la pandemia, che va obbligatoriamente contestualizzata.
La premessa, infatti, ha generato l’interessamento di un colosso come Salesforce, che ha colto al balzo l’occasione facendo “impennare” la quotazione a Wall Street di Slack fino al perfezionamento dell’operazione. Con Salesforce ad ampliare i servizi a disposizione delle aziende, partendo dall'indubbio vantaggio di avere quote di mercato già rilevanti.