
TikTok: i genitori potranno limitare l’account dei figli
E saranno vietati i messaggi diretti agli under 16
Il social cinese TikTok, che recentemente ha stanziato 375 milioni di dollari in diversi modi "come punto di partenza" per aiutare durante la pandemia da coronavirus e nella successiva ripresa (altri ne arriveranno destinati principalmente all'Europa), lavora costantemente per implementare i servizi della piattaforma.
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Il “Family Pairing” di TikTok
La nuova opzione, chiamata “Family Pairing” (letteralmente “associazione familiare”), consente agli adulti di collegare direttamente i propri account a quelli dei loro pargoli, disabilitando, ad esempio, i messaggi diretti, attivando l’accesso a contenuti limitati e moderati ed impostando il tempo massimo che i minori possono trascorrere davanti allo schermo dello smartphone.
Svolta epocale per il social cinese
Questo passaggio, rispetto a quanto accaduto un anno fa, segna una sorta di svolta per l’app cinese di proprietà della società ByteDance e sospettata negli Usa di avere legami con Pechino violando la privacy dei cittadini statunitensi e non solo. Nel febbraio 2019, infatti, l’autorità preposta ai controlli (Federal Trade Commission – FTC), aveva sanzionato il social diventato comunque sempre più virale durante l’anno con 5,7 milioni di dollari di multa.
Motivo? Violazione delle leggi vigenti per quanto concerne la privacy dei minori da un lato (“peccato” commesso anche da YouTube, invero) e permesso di iscriversi alla piattaforma a minori di età inferiore ai 13 anni senza il consenso dei genitori dall’altro.
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Novità in arrivo anche in Italia, incluso lo stop ai messaggi diretti per gli under 16
Nell’anno e poco più trascorso, Tiktok ha modificato la propria policy per adeguarsi alle normative vigenti negli States, introducendo già la possibilità ai genitori, tra le altre cose, di impostare il lasso di tempo durante il quale i figli possono usare l’app, dando via via maggior controllo agli adulti su un servizio diventato ormai incredibilmente popolare, soprattutto tra gli adolescenti.
Iniziative che vengono implementate anche in Europa introducendo le medesime opzioni sotto la dicitura “Family Safety Mode” dall’inizio del 2020. A cui si somma la disattivazione dei servizi di messaggistica diretta per tutti gli utenti under 16, al culmine di diversi problemi con una folta schiera di “predatori sessuali” pedofili a caccia di vittime sulla piattaforma.
Il vero problema: far accettare la cosa ai figli (e complicare cose semplici)
Detto ciò, se pare evidente come attraverso il controllo da remoto collegando gli account i “limiti” diventano molto più facili da impostare per i genitori accedendo semplicemente all’app sul loro smartphone, dall’altro resta il problema di persuadere i figli – soprattutto preadolescenti e adolescenti – ad accettare di collegare effettivamente gli account.
Il procedimento, che passa attraverso la scansione di un codice QR in un’apposita sezione dell’account del minore da parte dell’adulto, ha anche un altro piccolissimo difetto: i minori possono disabilitare il collegamento quando vogliono, anche se ci sono dei blocchi.
Detto ciò, nel preciso momento in cui ciò accadrà, il genitore in questione riceverà una notifica pressoché immediata e potrà ricollegare il tutto, concedendo il beneficio del dubbio che la cosa sia stata frutto di un banale errore. La ratio del social cinese appare imperscrutabile anche per eminenti scienziati.
Forse perché più “marzulliana” che altro, del tipo: meglio capire di non aver capito o non capire ma aver capito?. E non è detto che nemmeno il noto volto della televisione italiana, in questo caso, abbia una risposta pronta. Una situazione "kafkiana", senza far torto alla chiaramente voluta assurdità e incomprensibilità del celebre scrittore boemo Franz Kafka. O ai paradossi di Marzullo,
Evidentemente al confronto gli sviluppatori di TikTok, almeno guardando le "soluzioni" che introducono, con l'aggravante dell'involontarietà, sembrano sminuire il lavoro di dueintenzionali "fautori" dell'assurdo di levatura intellettuale nemmeno paragonabile.