
Usa: l’impegno di Google per le vaccinazioni contro il Covid
Spazi di proprietà trasformati in “cliniche”, parte di un'iniziativa da 150 milioni per la corretta informazione
Google ha varato un'iniziativa per dare oltre 150 milioni di dollari utili a promuovere la conoscenza delle informazioni e un'equa distribuzione dei vaccini contro il coronavirus, come annunciato da Mountain View sul blog ufficiale.
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Il CEO di Google e della holding “controllante” Alphabet, Sundar Pichai, con un post sul blog ufficiale ha chiarito che la società darà circa 100 milioni di dollari sotto forma di sovvenzioni pubblicitarie ad enti tra i quali figurano l’Organizzazione mondiale della sanità oltre organizzazioni non profit e istituzioni sanitarie.
Google, inoltre, intende investire 50 milioni di dollari in partnership con agenzie di sanità pubblica per favorire l’accesso a informazioni attendibili e autorevoli sui vaccini alle comunità svantaggiate.
"I nostri sforzi si concentreranno fortemente su un accesso equo ai vaccini. I primi dati negli Stati Uniti mostrano che le popolazioni colpite in modo sproporzionato, in particolare le persone di colore e quelle nelle comunità rurali, non hanno accesso al vaccino alla stessa velocità degli altri gruppi”, le parole di Pichai.
Da evidenziare come l’avvio della campagna vaccinale anti Covid negli Stati Uniti sia stato lento e disordinato, con ogni governo locale a elaborare piani per gli appuntamenti delle vaccinazioni in assenza di indicazioni a livello federale dalla Casa Bianca, e il motivo è noto.
“Fornire vaccini a miliardi di persone non sarà facile, ma è uno dei problemi più importanti che risolveremo nella nostra vita”, la chiosa di Pichai che accenna ad un impegno diretto di Big-G nelle campagne vaccinali di altri Paesi, visto che “miliardi di persone” non può far riferimento soltanto agli Usa.