Windows 11, come noto, per funzionare senza intoppi sui diversi computer richiede requisiti specifici e inderogabili, tra cui il supporto alla tecnologia per l’avvio sicuro del sistema TMP 2,0. Un requisito che, insieme ai 64 GB di spazio d’archiviazione minimi, rende impossibile installare il nuovo sistema operativo di Microsoft sul 10% circa dei PC aziendali attualmente utilizzati su scala globale.
A svelare il problema - quantificandolo - uno studio condotto recentemente dalla società d’analisi IT Riverbed, che ha preso in considerazione circa 2 milioni di computer aziendali.
Ebbene, il 23% del campione con un aggiornamento hardware può soddisfare i predetti requisiti, mentre il 12% dei PC esaminati non ha modo di passare a Windows 11 e dovrà continuare ad usare Windows 10, il cui pensionamento è comunque previsto nel 2025.
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Secondo l’analisi, inoltre, le altre specifiche come RAM (4GB), processore e altri dettagli non rappresentano un problema, anche perché Windows 11 in questi aspetti ha “richieste” più facili da soddisfare.