
YouTube, multa fino a 200 milioni per aver violato la privacy dei minori
Patteggiamento tra Google e FCT statunitense. La privacy non è più un optional
La Federal Trade Commission (FTC) statunitense prosegue nella sua lotta a tutela della privacy, e dopo aver patteggiato con Facebook una sanzione da 5 miliardi di dollari in relazione allo scandalo “Cambridge Analytica”, questa volta a pagare sarà Google.
Per Google è la seconda sanzione della FCT in breve tempo relativa alla privacy, dopo quella per aver raccolto dati sensibili via wi-fi con Street View costata 13 milioni.
Multa record rispetto alla privacy dei minori
Il patteggiamento, nelle linee generali, era già stato concordato a luglio, ma la conferma della FCT è arrivata negli ultimi giorni, con l’autority statunitense che ha votato a maggioranza (3 favorevoli, 2 contrari) l’approvazione dell’accordo.
Spetta ora, come da prassi, al Dipartimento di Giustizia convalidare o meno la sanzione, ma non ci sono grossi dubbi nel merito. Per quanto riguarda i minori e la loro privacy online, questa è di gran lunga la multa più salata, ben lontana dai 5,7 di sanzione inflitti al portale Musical.ly che aveva eluso la richiesta dell’età degli utenti per ben 3 anni.
Le sanzioni collegate
L’accordo, esattamente come avvenuto per Facebook, oltra alla sanzione economica prevede drastici cambiamenti della piattaforma dei video per eccellenza, che dovrà dare un giro di vite rispetto ai contenuti indirizzati ai bambini.
Le colpe di YouTube
Il patteggiamento pone quindi fine ad un caso aperto nel 2017, quando diversi attivisti per la difesa dei minori e della loro privacy aveva presentato una sorta di denuncia alla FTC, chiarendo come YouTube avesse deliberatamente raccolto i dati sensibili di bambini e ragazzi di età inferiore ai 13 anni. Scopo? Nulla di nuovo, ossia migliorare la profilazione per fini pubblicitari, ovviamente senza il consenso dei genitori.
Un caso che nel 2018 aveva assunto proporzioni enormi, al punto che 23 tra associazioni di difesa dei consumatori e studi legali Usa avevano sollecitato ulteriormente la FTC affinché prendesse i debiti provvedimenti.
La stretta sulla privacy
Un altro capitolo legale con annessa sanzione rispetto alla tutela della privacy si chiude, ma ormai la stretta è tale che, tra migliaia di procedimenti avviati non è difficile desumere che i colossi del web vengano di nuovo sanzionati dalle autorità. Troppi gli anni in cui la privacy era uno scomodo “optional” da violare deliberatamente, senza una regolamentazione precisa nel merito.
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