
Zoom: entrate quadruplicate nel terzo trimestre del 2020
La piattaforma continua a crescere nonostante la concorrenza, ma i ricavi sono destinati a diminuire
Zoom, la piattaforma di videoconferenze che deve gran parte del proprio improvviso successo alla pandemia e alle conseguenti implicazioni, a livello economico sta andando “discretamente bene”.
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Si tratta, peraltro, del secondo trimestre consecutivo nel quale le entrate di Zoom sono quadruplicate, e con il perdurare del contesto pandemico la società prevede di arrivare ad incassare il quadruplo rispetto all’anno precedente anche nel quarto e ultimo trimestre del 2020.
Il successo non sorprende, visto che Zoom è diventata l'app di videoconferenza di riferimento all’inizio della pandemia, conservando la leadership nel mercato nonostante la rincorsa di servizi alternativi come Google Meet, Microsoft Teams e Slack, con novità sfornate senza sosta proprio per “spostare” gli utenti di Zoom verso le loro piattaforme.
Zoom, invero, non ha mai comunicato i numeri della sua base utenti, ma i clienti che scelgono i servizi a pagamento dell’app crescono senza sosta. La società, infatti, ora conta 433.700 abbonati tra le aziende con più di 10 dipendenti, rispetto ai 370.200 dello scorso trimestre, e ha aumentato il numero di clienti che generano entrate superiori ai 100.000 dollari rispetto all’anno precedente: 1.300 contro i mille scarsi del 2019.
Mentre Zoom prevede di continuare a registrare numeri rilevanti nel prossimo trimestre, ci sono segnali che la crescita esponenziale della piattaforma sia vicina alla conclusione. La società, infatti, prevede di perdere più clienti nel quarto trimestre rispetto a quanto fatto fino a settembre, e l’aumento dei ricavi netti – per quanto rilevante – pare avviato verso l’appiattimento.
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Fatta questa doverosa premessa, la controprova si avrà strada facendo, ovvero quando il ritorno dei lavoratori negli uffici potrebbe e dovrebbe implicare l’abbandono di molti clienti dalle videoconferenze, anche se al momento il ritorno alla “normalità” non sembra ancora vicinissimo.