
Australian Open, nessun trattamento speciale per i tennisti
L’intervento delle autorità australiane dopo la medizione anche di Nole Djokovic
Nessun trattamento speciale per i tennisti dell’Australian Open: è quello che hanno fatto sapere le autorità australiane dopo che diversi atleti, costretti a una rigidissima quarantena perché arrivati in Australia con lo stesso volo di persone risultate positive al covid, si erano lamentati delle regole a cui sono costretti a sottostare (tra cui il divieto di allenamento) nei prossimi 14 giorni.
Nelle ultime ore si era esposto per loro anche Nole Djokovic.
Sull’argomento è intervenuto poi Daniel Andrews, il primo ministro di Victoria , e il suo commento sull'argomento è stato quanto mai lapidario:
"Il virus non ti tratta in modo speciale, quindi non lo facciamo neanche noi. So che ci sono state un po' di chiacchiere da parte di alcuni giocatori sulle regole, ma le regole si applicano a loro come si applicano a tutti gli altri. Sono poi stati tutti informati su questo prima di venire e questa è stata la condizione per cui sono venuti. Quindi non ci sarà nessun trattamento speciale".
L’Australia in questi mesi segnati dall’emergenza covid ha riportato un totale di oltre 28.600 infezioni da coronavirus e 909 decessi dall'inizio della pandemia, numeri relativamente bassi grazie a una politica di chiusura dei confini e a un efficace sistema di tracciamento rapido.