La neopromossa Tortona, al debutto nella massima serie, non smette di stupire e, dopo aver centrato la finale di Coppa Italia (con Wright out per tutte le Final Eight a Pesaro) e aver conquistato il quarto posto al termine della regular season, chiude sul 3-1 la serie valida per i quarti di finale playoff e raggiunge la Virtus Bologna - eliminata proprio dai piemontesi nella kermesse pesarese - dopo aver espugnato Venezia 60-72 in Gara 4.
Risultato storico per il Derthona come tutti quelli della stagione 2021/2022 nel campionato di basket LBA Serie A 2021/2022, con gli ospiti che dopo aver perso tra le mura amiche il primo episodio si sono sbloccati non lasciando scampo alla Reyer, complici i problemi alla schiena di Austin Daye in una stagione problematica e priva di guizzi dell’Umana che si chiude nel peggiore dei modi.
Fondamentale nel quarto e decisivo atto dei quarti per la formazione di coach Ramondino il solito Macura (14), capace di colpire in transizione e dall’arco, con Sanders a fare la voce grossa e Filloy reattivo nei momenti cruciali (come Cannon) sia nel dare riposo a Wright, che nel mettere a referto punti pesanti per ribaltare la serie e passare per la seconda volta di fila al Taliercio nel giro di 48 ore.
Reyer Venezia-Dertona Tortona 60-72
Tortona parte subito forte trascinata da Macura, Theodore prova a reggere il colpo da solo ma gli ospiti sono decisamente più reattivi e, spinti dalla coppia Sanders-Cain, scappano subito sul 4-11. Sanders dall’arco regala la doppia cifra di vantaggio al Derthona, la Reyer abbozza una reazione trovando con Stone e Bramos triple importanti nonostante il buon lavoro a rimbalzo di Daum e confezionano un mini-parziale di 8-4 per il 14-18 esterno alla prima sirena.
Cannon si fa sentire nel verniciato imitato da Severini, Tortona insiste e nonostante la reazione di carattere della coppia Cerella-De Nicolao coadiuvati da Brooks tiene botta conservando 5 lunghezze di vantaggio. L’Umana, spalle al muro, dopo un timeout di Ramondino torna prepotentemente in partita grazie a 5 punti dell’ex Olimpia Jordan Theodore per il 26 pari, con Watt e Cain a scambiarsi cortesie nel pitturato con Tonut che si sblocca e firma i due punti del 31-34 ospite alla pausa lunga.
Venezia sembra esserci ma Sanders spara dalla lunghissima distanza trovando solo il fondo della retina al ritorno sul parquet, Wright ruba palla (alla fine saranno 6 con 10 punti e 7 assist) e firma il +8 Derthona.
Watt e Bramos non mollano la presa, Daum però trova e converte un gioco da 3 punti che tiene i lagunari a debita distanza sul 38-46. Stone prova a dar manforte al suo centro nel caricare i compagni, Cannon blocca tutto con una stoppata clamorosa su De Nicolao, poi Sanders completa l’opera inchiodando in contropiede.
Brooks e Severini si scambiano triple in rapida successione, e a 10’ dal termine in una sfida a punteggio basso la formazione di coach Ramondino conduce 46-54 e vede la semifinale.
Capitan Bramos è l’ultimo a mollare, ma Ariel Filloy da ex di turno risponde subito dai 6,75 con Wright ad aggiornare il massimo vantaggio ospite realizzando per il 48-59 a 7’ dalla fine. Brooks non demorde, Filloy però è rovente e insieme a Cannon regala ai piemontesi il +13.
Stone e Tonut provano a riaprire i conti d’orgoglio, ma Filloy e Cannon chiudono i conti con Tortona che passa a Venezia 60-72, chiude la serie sul 3-1, e senza nulla da perdere ora proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla corazzata Virtus nella prima semifinale scudetto della sua storia.
Una favola da tramandare alle future generazioni, il cui finale è ancora tutto da scrivere. Chapeau.
Umana Reyer Venezia-Bertram Derthona Tortona 60-72: il tabellino
Venezia: Tonut 5, De Nicolao 5, Brooks 10, Theodore 12, Cerella 3, Stone 9, Bramos 9, Mazzola, Watt 7. All.: De Raffaele.
Tortona: Wright 10, Cannon 8, Filloy 8, Severini 5, Sanders 13, Mascolo, Daum 7, Cain 7, Macura 14. All.: Ramondino.