
Luna Rossa ha vinto la Prada Cup, dal 6 marzo sarà Coppa America
L’imbarcazione italiana sfiderà Team New Zealand, come l’ultima volta nel 2000
“Siamo italiani, e che cavolo!”.
In condizioni di vento leggero (che spira da mare, tra i 9 e i 12 nodi di intensità), nella prima regata entrambe le barche partono sulla linea in perfetto timing, con un leggero vantaggio degli inglesi sottovento, che si spingono fino al boundary di sinistra (il margine del campo di gara). Luna Rossa li segue in marcatura stretta, entrambe le barche virano rimbalzando sul lato destro del campo, ma Luna Rossa appare più veloce e rapida delle manovre, già a metà della prima bolina passa in controllo. Un brutto giro di boa degli inglesi al secondo gate, porta Luna Rossa a mettere ancora altri metri di distanza. Il resto della regata prosegue in controllo sull’avversario e finisce con un distacco di un minuto e 45 secondi.
Nella seconda prova Luna Rossa prende una penalità per aver attraversato la linea un secondo prima dello 0, per cui, secondo la regola, deve rallentare in modo da perdere 50 metri. La prima bolina è un testa a testa e, come nella prima regata, vede Luna Rossa operare subito il sorpasso (in condizioni di vento leggero la barca italiana è evidentemente più performante di quella inglese) che si trasforma in un vantaggio di 12 secondi già nel primo gate. Il resto è solo la replica della precedente regata: Luna Rossa chiude con 56 secondi davanti al team inglese.
Alla fine è grande festa, con i due timonieri Checco Bruni e Jimmy Spithill che ringraziano tutto il team per un’impresa che all’imbarcazione italiana non riusciva dal 2000. E può gioire anche Max Sirena, skipper e capitano della spedizione italiana: “Sono contento per i ragazzi, per tutti i nostri sponsor, per tutte le persone che hanno lavorato per noi in questo progetto. Non era così scontato e banale vincere perché, anche se eravamo pochi team, eravamo tre team super competitivi. Sono felice per la squadra perché è stata una coppa non facile finora ed è giusto che oggi si godano la giornata. Da domani, poi, penseremo a Team New Zealand. Abbiamo un sacco di cose nuove da provare e non possiamo rilassarci più di tanto, ma è importante non perdere il momentum: ci alleneremo in modo da non abbassare la guardia e tenere alto il ritmo e poi vedremo. Andremo li a testa bassa e ce la giocheremo fino alla fine”.
(Questo articolo è stato pubblicato la prima volta il 21 febrraio 2021 e successivamente aggiornato)