
La morte per Covid di Fausto Gresini, motociclismo in lutto
Dopo due mesi in terapia intensiva l'ex pilota si è spento all'ospedale Maggiore di Bologna
Alla fine, purtroppo, il manager dell’omonimo team in MotoGP Fausto Gresini è uscito sconfitto dalla lotta contro il Covid iniziata poco prima dello scorso Natale con conseguente ricovero il 30 dicembre scorso nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Bologna.
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Due mesi di di lotta estenuante, chiusi nel peggiore dei modi possibili. Gresini, inizialmente, versava in condizioni gravi che avevano reso necessaria la ventilazione assistita. Dopo gli illusori progressi che sembravano aver scongiurato il peggio, a metà febbraio erano sopraggiunte nuove complicanze e portato alla compromissione “delle funzioni d’organo”.
Alle quali non è stato più possibile porre rimedio, con l'ultimo e irreversibile peggioramento tra il 22 e il 23 febbraio.
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Il contagio prenatalizio da coronavirus Sars-Cov-2 aveva messo a dura prova Gresini, ma dopo il risveglio dal coma farmacologico la situazione sembrava quantomeno sotto controllo. Poi il peggioramento e infine la tragica scomparsa di un’icona del mondo delle due ruote, in lutto dopo aver appreso la notizia.
Chi era Fausto Gresini
Nato a Imola nel 1961, dal 1982 al 1994 Fausto Gresini ha corso in 125 vincendo due titoli Mondiali nel 1985 e nel 1987 (oltre a 21 vittorie, 17 pole e 40 podi), decidendo di restare nel Motomondiale nel 1997 fondando l’omonimo team.
Squadra storicamente privata e motorizzata per anni Honda con cui Sete Gibernau, Loris Capirossi e Marco Melandri hanno dato spettacolo vincendo gare e lottando per il titolo, dopo anni era diventata il riferimento ufficiale di Aprilia nella classe regina. Sodalizio che sarebbe dovuto terminare a fine 2021 come deciso da Gresini a fine 2020, ovviamente prima che la Covid entrasse in scena.
Una scelta motivata dai risultati non certo eccellenti, anche se 250, Moto2, Moto3 e MotoE hanno portato nella bacheca del team 4 titoli mondiali (uno per classe). Elementi che ovviamente passano in secondo piano davanti alla morte di Fausto Gresini, ennesima vittima della patologia pandemica originata dal virus Sars-Cov-2 e scomparso prematuramente dopo aver combattuto il Covid da leone. Addio, Fausto