
SBK, Round di Jerez: Baz precede Rea e Rinaldi nelle Libere del venerdì
Pista rovente e tempi da prendere con le pinze. Solo 14° Melandri, al rientro con la Ducati del team Barni
Il circuito di Jerez de la Frontera, già teatro delle prime due gare di MotoGP vinte da Fabio Quartararo con la Yamaha del team Petronas, si conferma catino rovente anche in occasione del ritorno in pista del Mondiale Superbike per le due sessioni di prove libere del venerdì.
Seconda piazza, sempre ottenuta nella sessione mattutina, per il campione del mondo in carica Jonathan Rea, con la sua Kawasaki a soli 62 millesimi di secondo dalla Yamaha del francese. Terzo, con il miglior riscontro cronometrico pomeridiano, il “nostro” Ruben Rinaldi in sella alla Ducati del team GoEleven.
Quarta posizione per Alvaro Bautista con la Honda, incapace di migliorarsi rispetto al mattino ma palesemente più a proprio agio con la nuova CBR rispetto a quanto visto a Phillip Island prima dello stop alla stagione determinato dalla pandemia, con le due Ducati ufficiali di Scott Redding e Chaz Davies rispettivamente in quinta e sesta posizione, a circa due decimi dal francese della Yamaha.
Settimo e un po’ deludente il giovane astro nascente del WSBK Toprak Razgatlioglu, che con la Yamaha ufficiale ha preceduto di 58 millesimi il compagno di scuderia e futuro pilota BMW Michael Van der Mark.
A chiudere la top ten Leon Haslam con la seconda delle Honda HRC davanti al leader del mondiale Alex Lowes con l’altra Kawasaki Ninja: entrambi i piloti hanno girato più veloci al mattino, senza rischiare nulla nella sessione pomeridiana con la pista fin troppo scivolosa e gli pneumatici messi a dura prova dal caldo.
Venerdì positivo per il vicecampione del mondo in carica della Supersport Federico Caricasulo, dodicesimo e a pochi decimi dal compagno di team Gerloff e capace di precedere la BMW ufficiale di Tom Sykes, pezzo pregiato del mercato piloti.
Solo quattordicesimo e incapace di migliorare il tempo delle Libere 1 Marco Melandri, alla prima uscita ufficiale in sella alla Ducati del team Barni dopo il ripensamento rispetto al ritiro e comunque capace di lasciarsi alle spalle la BMW di Eugene Laverty.
Evidente come in molti, piuttosto che rischiare, si siano focalizzati sul setting delle rispettive moto in vista della Superpole e, soprattutto, di Gara 1, in programma sabato e evidentemente destinata ad essere una gara di resistenza, fisica per i piloti e tecnica per le moto, viste le temperature improponibili che accompagneranno tutto il Round spagnolo delle derivate di serie. Che, esaurito l’antipasto con le Libere 3 di sabato mattina, torneranno a fare sul serio nel pomeriggio del primo agosto.