
L’Inter allunga ancora e Conte parla di scudetto
I nerazzurri battono il Sassuolo nel recupero e volano a +11 sul Milan
Se guardassimo solo la classifica del girone di ritorno, l’Inter sarebbe a punteggio pieno: 10 vittorie su 10 partite e (guardando alla classifica completa), primo posto in classifica con 11 punti di vantaggio sul Milan e 12 sulla Juventus.
Nel recupero della sfida con il Sassuolo rinviata subito prima della sosta per le Nazionali per via dei contagi nello spogliatoio nerazzurro, l’Inter vince 2-1 grazie alle reti di Lukaku e Lautaro Martinez (la seconda coppia di attaccanti più prolifica d’Europa) e si lascia accorciare solo nel finale dalla rete di Traoré.
Nelle ultime dieci, tutte vinte dalla squadra di Conte, l’Inter ha segnato 23 gol e ne ha subiti solo 4, confermandosi il miglior attacco del campionato (a 68 reti fatte come l’Atalanta) e la seconda miglior difesa (con 27 reti subite, una in più della Juventus).
E tutti questi numeri continuano a far sorridere Conte che, nel post partita, comincia a parlare di scudetto: “Ora le vittorie valgono 6 punti. Da qui in avanti per noi il pallone peserà un po’ di più rispetto a chi non ha obiettivi. C’era da fare uno step se volevamo fare una stagione da veri protagonisti e diventare pretendenti per lo scudetto. Bisognava alzare la soglia di cattiveria e attenzione in ogni situazione, oltre che della resilienza”.
E poi, quando gli chiedono cosa provi a vedere la sua Inter con 12 punti di vantaggio sulla Juve: “Neanche nei sogni migliori avrei pensato nel giro di due anni di recuperare così tanti punti nei confronti della dominatrice del campionato per nove anni. Noi abbiamo un obiettivo e l’estetica se arriva è bene, altrimenti amen, l’importante è lo scudetto. Per l’estetica, poi andiamo tutti a un centro estetico e faremo un lifting”.
E si gode quella coppia di attaccanti così decisiva, senza dimenticare Sanchez che entra sempre bene: “Lukaku e Lautaro lavorano da tanto insieme, sanno che posizioni devono tenere ora. Lo fanno molto bene, si muovono sempre in sincronia. Voglio sottolineare anche l'apporto di Sanchez: un po’ lo sto penalizzando, perché merita di giocare anche lui. Ma vedendo cosa fanno Lukaku e Lautaro lui è un'alternativa importante, si vede quando entra in campo. Ha caratteristiche diverse, è più tecnico. Il lavoro su Romelu si è visto, non dimentico quando tanti storcevano il naso al suo arrivo parlando di un giocatore sopravvalutato. Ma io fin da subito ho detto che lui è arrivato qui con le sue potenzialità e lavorando poteva fare qualcosa di straordinario. Ha fatto miglioramenti eccezionali e può farne ancora, così come Lautaro”.