Come si effettua e con che frequenza? Sciogliamo i dubbi circa la sterilizzazione del ciuccio così che siate sicuri di eseguirla bene.
Con quale frequenza sterilizzare?
Una sterilizzazione al giorno in acqua bollente è questa la regola aurea per una pulizia accurata del ciuccio. Nel caso in cui cada va bene lavare il ciuccio con l’acqua.
In generale quando il bambino è molto piccolo (nei primi sei mesi di vita) è opportuno assicurare una pulizia assidua e giornaliera del ciuccio con sterilizzazione, quando il bambino sarà più grande potrete sterilizzare con minore frequenza.
Modalità di sterilizzazione
Perché la sterilizzazione avvenga correttamente potete bollire il ciuccio impiegando dell’acqua che porterete in ebollizione e tenendo il ciuccio in ammollo per almeno cinque minuti. In alternativa, potete impiegare il vapore, per questo tipo di procedimento potete servirvi di appositi sterilizzatori.
Esiste anche un terzo metodo ossia usare una soluzione disinfettante con ipoclorito di sodio, tale procedimento è particolarmente consigliato quando il bambino è più piccolo, nei primi sei mesi di vita. Successivamente e come già anticipato, sarà sufficiente risciacquare il ciuccio sotto l’acqua corrente.
Avvertenze
È uso frequente tra i genitori mettere in bocca il ciuccio del figlio per ripulirlo quando questo sia caduto e non si sia in casa, con tutte le comodità di un lavandino a portata di mano.
I pediatri concordano nel dire che questa modalità non è corretta e che consente il passaggio di germi dalla bocca di mamma e papà a quella dei bimbi, per questo è consigliato che i genitori portino con loro una bottiglietta di acqua naturale oppure acquistino uno sterilizzatore da viaggio per le emergenze.