
Come coltivare le camelie in vaso
In Oriente è il fiore simbolo della longevità e dell'immortalità ed è infatti presente in molti giardini buddisti
Si tratta della Camelia, una delle piante con i fiori più belli del mondo botanico che giunse in Europa grazie al missionario Kamel.
La coltivazione della Camelia in vaso
La Camelia è una pianta arbustiva subtropicale originaria principalmente del Sol Levante e del sud-est della Cina e appartiene alla famiglia delle Theaceae: le sue foglie color smeraldo sono lucide e coriacee, mentre gli splendidi fiori possono raggiungere anche i 14 cm, essere di color rosa, color malva, bianco o porpora e sbocciano tra i mesi di marzo e aprile. La bellezza di questi fiori ha incantato persino Coco Chanel che infatti scelse proprio la camelia come simbolo della sua Maison.
La Camelia può essere coltivata sia nei giardini che in vaso: in quest'ultimo caso non è difficile prendersene cura e assicurarle una lunga vita, l'importante è mettere in pratica alcuni pratici accorgimenti.
La cosa più importante è scegliere un terreno dal PH acido oppure neutro, abbastanza umido e ben drenato: per evitare i ristagni idrici che possono portare al marciume radicale e persino alla morte della pianta, è consigliato mescolare al terriccio della sabbia e posizionare della ghiaia nel sottovaso, ricordandosi di svuotarlo frequentemente.
Cura delle Camelie: dell'irrigazione alla potatura
Per una crescita rigogliosa della pianta è importante innaffiare spesso la pianta o comunque ogni volta che il terreno risulta asciutto: in estate si può innaffiare anche ogni giorno, preferibilmente la sera.
Da piante di origine subtropicale, le Camelie amano gli ambienti luminosi, caldi, umidi e ben areati ma soffre le correnti e soprattutto la luce diretta del sole che avrebbe come effetto la bruciatura del fogliame.
È una pianta che sopporta bene i rigori dell'inverno: se però le temperature superano i -15° è consigliato porre al riparo la pianta e predisporre una pacciamatura fatta di corteccia di pino e foglie secche.
La potatura deve limitarsi all'eliminazione dei rami secchi e deve essere effettuata all'inizio della primavera, mentre per quanto riguarda il concime è fondamentale utilizzare un fertilizzante per piante acidofile: al contrario l'utilizzo di un comune fertilizzante universale non farebbe altro che causare la caduta dei boccioli e conseguentemente la mancata fioritura che menomerebbe l'essenza stessa di questa meravigliosa pianta.