I requisiti e le età per andare in pensione, negli ultimi anni, hanno subito diverse variazioni quante sono state le modifiche legislative. L'esigenza di fondo è di risparmiare sulla spesa previdenziale, che è uno dei capitoli più pesanti per il bilancio pubblico.
Un po’ di conti
La spesa previdenziale pesa non poco sul bilancio pubblico, ecco dei numeri: nel 2019 la spesa per pensioni era pari al 14,1% del PIL complessivo e tra il 2021 e il 2022, è passata da 295,5 miliardi a 304 miliardi.
Ad aggravare la situazione c’è l'andamento demografico, ossia l'invecchiamento della popolazione e la forte denatalità. Ciò vuol dire che le giovani generazioni, che pagano i contributi necessari a pagare le pensioni, sono sempre meno numerose.
Riforme previdenziali
Dopo la legge Fornero, che ha sancito il passaggio definitivo al sistema contributivo, ha codificato il meccanismo che lega l'aumento della speranza di vita alla pensione di vecchiaia e ha eliminato la pensione di anzianità (quella con 40 anni di contributi a qualsiasi età), ci sono stati l’Ape volontario, ossia un anticipo pensionistico a 63 anni, con un prestito bancario agevolato, garantito gratuitamente ad alcune categorie (APE SOCIALE) e la RITA , la possibilità di anticipare la fruizione di quanto versato alla Previdenza complementare.
Infine, il Decreto Legge su Quota 100, pensionamento anticipato per gli iscritti alle gestioni INPS con 62 anni di età e 38 di contributi. Tale decreto non è stato rinnovato dopo il periodo sperimentale.
Attuale situazione
Oggi il sistema prevede: la pensione di vecchiaia cui hanno diritto tutti i lavoratori assicurati con la previdenza obbligatoria e che all'età stabilita per legge (67 anni dal 2019 al 2022, ma che aumenterà progressivamente se aumenta la speranza di vita) abbiano un' anzianità contributiva di almeno 20 anni.
Restano valide alcune modalità di pensionamento anticipato: pensione anticipata della legge Fornero; APE volontario o sociale; Isopensione; Quota 102; pensione anticipata per mansioni usuranti e per i lavoratori precoci; Opzione Donna.
Nella nuova legge di bilancio 2022 hanno trovato posto:
-
la proroga e altre novità per Ape sociale
-
la proroga per Opzione Donna assieme a
-
un ampliamento dei contratti di espansione alle aziende dai 50 dipendenti in su
-
un fondo per il pensionamento dei lavoratori di PMI in crisi.