Nel mondo di oggi, colmo di impegni e di lavoro, si cercano sempre nuovi modi per rilassarsi e scacciare lo stress. Può sembrare strano -e magari inaudito- che un’attività della casa, che spesso viene indicata come tipica delle casalinghe, possa aiutare in questo senso. E invece è davvero così: cucinare è un ottimo anti stress. Ecco perché.
Lo dicono anche i dati
Come riportato da Ansa, il report annuale internazionale Food Trends 2022, condotto da Bimby in collaborazione con la società di ricerche Mintel in 12 paesi, dimostra come la cucina e in generale le attività manuali - specialmente dopo le sfide della pandemia - sia diventata un ottimo anti stress. Molto di questo è legato all’idea di rito.
Cucinare come un rito
Si tratta di un concetto psicologico e approccio alla vita di stampo orientale. Preparare i cibi, magari con diversi metodi di cottura e utilizzando scarti o avanzi della cucina, è un ottimo strumento per allentare le tensioni. Questo, infatti, procura un forte senso di rilassamento e di benessere. Inoltre la cucina, specialmente secondo la concezione europea, è un ottimo svago.
La concentrazione
Quando si sta tra i fornelli, tra i taglieri e i coltelli, tra i mestoli e le pentole, tutta la concentrazione viene assorbita da questa attività. Mentre si cucina, infatti, il pensiero viene assorbito dall’insieme di attività che la cucina comporta: pesare, tagliare, amalgamare, assaggiare. In questo modo il resto dei frastuoni del cervello spariscono, almeno per un po’, almeno per il tempo in cui si cucina e, ovviamente, si mangia.